donatore sangue

  • Donatori di sangue

    Logo FratresIl Gruppo Fratres è un’associazione di ispirazione cristiana che affianca la nostra Misericordia, che crede nell’importanza della donazione e la considera un grande gesto altruista, di immensa solidarietà e generosità. Si avvale di volontari, persone impegnate, in ogni caso preparate e molto attente verso il prossimo. La donazione è un atto volontario, anonimo, periodico, gratuito e soprattutto responsabile. E’ un piccolo gesto che rende grandi. Per tutti noi che abbiamo a cuore la vita, la donazione è un gesto di vita. Recati direttamente presso la Sede Fratres più vicina in occasione della Giornata delle Donazioni oppure presso le strutture ospedaliere dove potrete dichiarare il Gruppo Fratres di appartenenza.

    01Voglio diventare un donatore. Da dove comincio?
    Se sei in buona salute, hai tra 18 e 65 anni, e pesi almeno 50 kg, sei già un potenziale donatore. E la procedura per donare è anche piuttosto semplice.

    02Ma proprio tutti possono donare il sangue?
    Naturalmente la risposta è no. E a questo proposito occorre una seria presa di coscienza da parte del potenziale donatore, che è invitato ad un confronto con il personale sanitario di riferimento oltre che alla compilazione di un questionario. Essere in buona salute è il requisito fondamentale per donare. Ecco perché diventa necessario rispondere con estrema responsabilità alle domande sul proprio stile di vita. L’elenco completo delle cause di non idoneità e degli eventuali periodi di sospensione dalla donazione sono contenuti nella normativa di riferimento . In linea di massima, non possiamo donare se il nostro stile di vita è poco sano, se usiamo droghe o abbiamo rapporti sessuali a rischio, se beviamo oltre i limiti, se risultiamo positivi al virus dell’epatite o dell’Aids o se siamo affetti da altre malattie. Diventare donatori significa, quindi, tenere anche costantemente sotto controllo la nostra stessa salute.

    03Quando dono il sangue posso correre qualche rischio?
    Anzitutto il consiglio è sempre quello di donare periodicamente e in modo sistematico. Questo perché il controllo abituale consente una diagnosi precoce di eventuali malattie infettive o di altra natura. Quanto ai rischi per il donatore, sono praticamente nulli se si esclude un’eventuale reazione emotiva legata alla paura dell’ago: in tal caso basta un bel respiro, mantenere la posizione supina e concentrarsi sull’importanza morale del gesto in atto, piuttosto che sul proprio braccio! Del resto, se doniamo solo il sangue intero il prelievo non dura che pochi minuti. Né possono sussistere rischi di infezione, essendo il materiale utilizzato dal personale sanitario perfettamente monouso. Il donatore comunque sarà informato dal personale sanitario sul comportamento da tenere nelle 12 ore successive alla donazione, in particolare a non eseguire lavori pesanti.

    04Con quale frequenza posso donare il sangue?
    Si consideri che nel giro di qualche ora dalla donazione il nostro organismo riesce già a rimpiazzare in modo fisiologico e naturale il plasma, ed in pochi giorni si ricostituiscono globuli bianchi e piastrine. Occorrono invece tre o quattro settimane per i globuli rossi. Detto ciò, è la legge a stabilire il numero di donazioni che, in riferimento al sangue intero, non deve essere superiore a quattro per l’uomo, nel corso dell’anno, e due per la donna in età fertile; l’intervallo tra due donazioni, poi, non deve essere inferiore a novanta giorni. Nessuna indicazione viene data, invece, per il numero minimo di donazioni, lasciato alla volontà e alla coscienza del donatore.

    05E’ vero che al donatore che lavora spetta un riposo?
    Si, è vero. Secondo la legge [Legge 219 del 21 ottobre 2005, art. 8], il lavoratore dipendente che si reca a donare il sangue ha diritto all’astensione dal lavoro per la giornata in cui effettua la donazione; tale giornata viene però regolarmente retribuita. Per questo beneficio egli dovrà esibire al proprio datore di lavoro un certificato rilasciato dal centro trasfusionale in cui è avvenuta la donazione. Diversa è la situazione di uno studente che, non essendo legalmente paragonabile ad un lavoratore, non ha diritto a simili benefici. La dispensa dall’interrogazione del giorno sarà lasciata al buon cuore dei professori!

    06Che cos’è il gruppo sanguigno?
    E’ una caratteristica ereditaria legata ai globuli rossi, a tutte le cellule dell’organismo ed anche ai liquidi organici (ad es. il plasma). Sulla membrana dei globuli rossi e di tutte le altre cellule si trovano particolari sostanze chimiche indicate con le lettere A e B: se c’è soltanto la sostanza A si parla di gruppo A; se solo la B, di gruppo B; se sono presenti tutte e due le sostanze, si parla di gruppo AB, mentre nel gruppo 0 (ZERO), statisticamente più diffuso, esse non sono presenti. Altra particolarità è il fattore Rh, positivo (+) se é presente, nella maggioranza (85%) delle persone, o negativo (-) se assente (15% della popolazione). Tutto ciò identifica il gruppo sanguigno di ciascun individuo che, tranne rarissimi casi patologici, resta lo stesso per tutta la vita. Nella donazione è molto importante conoscere il gruppo sanguigno, perché non si può ricevere sangue che contenga sostanze che l’individuo non abbia già; quindi, per una trasfusione, occorre trovare sangue dello stesso gruppo, con l’eccezione del gruppo ZERO Rh negativo che identifica il cosiddetto "donatore universale", mentre il gruppo AB è di chi può ricevere da tutti.

    07Ho sentito parlare di autotrasfusione. Di che si tratta?
    Nell’autotrasfusione donatore e ricevente sono la stessa persona. Essa infatti si effettua essenzialmente in caso di interventi chirurgici programmati e consiste nel prelievo di sangue dallo stesso paziente e nel suo predeposito in previsione di eventuali emergenze. In questo modo, a parte il risparmio sulle scorte di sangue, si eliminano i rischi incompatibilità e di trasmissione di malattie infettive.

    08Un ultimo consiglio utile per chi dona…
    Ci sono alcuni accorgimenti da seguire sia prima che dopo la donazione. In genere si dona di primo mattino, e in tal caso il volontario dovrebbe star digiuno almeno dalla mezzanotte (unica concessione, un po’ di the o caffè amaro). Si chiede di evitare comunque pasti abbondanti nelle 24 ore precedenti. E’ consigliabile anche rimandare la donazione se durante la notte ci si è affaticati troppo, ad esempio dopo un turno di lavoro, e se nelle 24 ore precedenti si è fatta un’attività sportiva particolarmente intensa. Anche nelle 24 ore che seguono la donazione si consiglia di evitare sport o lavori particolarmente faticosi. Subito dopo il prelievo sarebbe opportuno evitare sia alcool che sigarette per almeno due ore. Nel corso della giornata è anche consigliabile bere da uno a due litri di acqua. E per qualsiasi altro dubbio o richiesta puoi contattare il gruppo Fratres a te più vicino.

    Ti auguriamo una buona donazione!

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